6a giornata di Serie A
La giornata di calcio numero 6 della Serie A Tim è terminata con il posticipo del monday night fra Hellas Verona e Benevento (risultato finale: 3-1 per i padroni di casa) e ha messo in luce sorprese, conferme, emozioni e perplessità.
Partiamo dalle sorprese, o meglio, dalla sorpresa: il Sassuolo. Vero protagonista di questo avvio di campionato, la compagine neroverde ha espugnato il San Paolo di Napoli per due reti a zero. Un nome su tutti? Roberto De Zerbi. L'allenatore si sta dimostrando un uomo capace di adattarsi alle situazioni, mettendo un attimo da parte il suo calcio spumeggiante affinchè la sua squadra possa reggere l'onda d'urto del frizzante attacco del Napoli (Osimhen, Mertens e Lozano). Senza i suoi uomini migliori (Caputo, Berardi e Djuricic), la squadra ha fatto vedere di essere in grado di porsi un gradino sopra i suoi avversari. Questo Sassuolo è un treno ad alta velocità con un macchinista pieno di idee all'avanguardia.
Una sorpresa un po' meno sorpresa è stata la vittoria della Juventus contro lo Spezia al Manuzzi di Cesena. Perchè sorpresa? Perchè la squadra, fino all'ingresso in campo di Cristiano Ronaldo, che nel frattempo è guarito dal Covid-19, è sembrata leggermente appannata a vantaggio di uno Spezia che difendeva molto alto (insolito per una neopromossa). Il fenomeno portoghese è entrato e ha messo a posto la situazione con una doppietta (inframezzata dalla rete di Adrien Rabiot).
Due conferme son state Milan e Atalanta. Nel Milan la conferma porta il nome di Zlatan Ibrahimovic, che alla veneranda età di 39 anni sforna una rovesciata che ti fa ancora apprezzare il gioco del calcio. Ha risolto una partita che, forse, sarebbe terminata con un pari ad Udine contro i bianconeri. La Dea, invece, dopo due stop di fila in campionato, ritorna a vincere, stavolta a Crotone. 1-2 il risultato finale, con una doppietta del colombiano Luis Muriel. Il coach ha fatto un po' meno turnover e il risultato ha premiato la banda di Gasperini.
La Grande Emozione viene dalla partita disputata allo stadio Olimpico "Grande Torino" dove la Lazio di Simone Inzaghi ha vinto per 4-3 una partita pazza. Dopo il vantaggio biancoceleste firmato Andreas Pereira (ragazzo prelevato in prestito dal Manchester United), il Torino prima pareggia con Bremer, poi passa sul 2-1 grazie a Belotti (unica nota positiva in un Toro ancora fermo ad un punto in classifica). Sergej Milinkovic-Savic rimette a posto gli equilibri con una punizione che sorprende Sirigu, ma è la squadra granata a tornare avanti con Lukic, dopo una disattenzione di Hoedt. Siamo al minuto 90 e sembrerebbe essere finita, ma poi ecco l'episodio che cambua le carte in tavola: fallo di mano di N'Koulou in area e calcio di rigore assegnato dal VAR e trasformato da Immobilr. Il recupero è corposo e la Lazio ci crede. Come già successo nello scorso anno nella vittoria alla Sardegna Arena contro il Cagliari, la firma sulla vittoria la mette Felipe Caicedo. Un gol pesante come un macigno.
Infine le perplessità vengono dalla partita di San Siro dell'Inter contro il Parma. La squadra emiliana si conferma bestia nera dell'Inter ed è nel 2013 l'ultima vittoria in casa contro i ducali secondo le statistiche. Alla doppietta di Gervinho rispondono prima Brozovic, poi Perisic con un colpo di testa. Al netto della sfortuna e di clamorose sviste arbitrali (manca un rigore su Perisic causato da Balogh, confermato anche dal designatore Rizzoli) ci sono diversi aspetti che non hanno funzionato. Uno su tutti il trio difensivo: De Vrij ha sofferto tantissimo la velocità di Gervinho. In seguito la squadra domina il territorio, vero, ma è un dominio sterile ed inoffensivo. Lautaro può e deve dare molto di più. Nainggolan è entrato e ha giocato gli ultimi dieci minuti e ha praticamente solo camminato. Eriksen mostra dei lampi, delle buone giocate, ma la sua classe è ben oltre questa prestazione da 6 in pagella e non sente la fiducia dell'allenatore. Un ectoplasma. L'assenza di Romelu Lukaku pesa, ma l'Inter deve andare oltre le assenze.
In attesa della prossima giornata avremo modo di goderci un'altra settimana di coppe europee.
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