Settima di A: cosa è successo
La settima giornata di Serie A Tim ha visto poche reti messe a segno, tre pareggi a reti bianche e il primo esonero.
Partiamo da quest'ultimo aspetto: Giuseppe Iachini è stato sollevato dall'incarico di allenatore della Fiorentina. Il presidente dei viola, Rocco Commisso, aveva deciso di confermarlo prima del via alla stagione 2020-21 dopo che lo scorso anno è riuscito a mettere a posto una situazione critica e a condurre la squadra alla salvezza con quattro turni di anticipo. Purtroppo, per l'ex calciatore e bandiera degli stessi viola, le cose non sono andate per il verso giusto. In queste prime sette partite la squadra ha collezionato otto punti, di cui due vittorie, due pareggi e tre sconfitte piazzandosi al momento dodicesima in classifica. Il coach paga la mancata gestione sapiente di alcuni calciatori: Amrabat regista in un centrocampo a tre non funziona, né Ribery né Callejon sono dei centravanti. Al suo posto è stato chiamato Cesare Prandelli, lui che proprio dieci anni fa ha allenato la Viola. Ha siglato un contratto di quasi otto mesi: traghetterà la squadra fino a fine stagione e forse ricoprirà un ruolo nella dirigenza. #transizione
I tre pareggi senza reti sono, nell'ordine: Sassuolo-Udinese (anche la panchina di Luca Gotti, allenatore dei friulani, non è così al sicuro), Parma-Fiorentina (non un bello spot per il calcio italiano dato che non si sono registrati tiri nello specchio, forse perchè entrambe le formazioni avevano paura di esporsi troppo in zona offensiva) e Torino-Crotone (Giampaolo, dopo aver vinto col Genoa per 1-2 nel recupero giocato Mercoledì 4, sembrava aver preso un momento di respiro, ma ora anche lui sembrerebbe essere a rischio esonero). Le difese si sono messe in mostra. #GrandeMuraglia
Si sono affrontate fra loro tutte e quattro le squadre impegnate in Champions League. Entrambe le partite sono terminate in parità e col risultato di 1-1. Per quanto riguarda Lazio-Juventus, al di là della rabbia di Pirlo, la squadra di casa non meritava affatto di perdere, soprattutto per la crescita che ha avuto nel secondo tempo. Uscito Ronaldo (autore del gol del vantaggio) causa distorsione della caviglia e, uscito Kulusevski, i biancocelesti hanno preso coraggio. Inzaghi, poi, come al solito, estrae dal cilindro la solita carta vincente: Felipe Caicedo. Proprio lui, l'uomo del destino, il Cesarini che pareggia i conti all'ultima azione. Un Dybala smarrito perde una palla sanguinosissima all'interno della propria trequarti, Correa la passa al Panterone che la insacca. Per la gioia dei laziali, e non solo! #zonaCesarini
Il pareggio fra Atalanta ed Inter, due squadre che non vivono un buon momento, ha fornito ulteriori indicazioni sull'incapacità di Antonio Conte di saper cambiare a partita in corso. Dopo un'ora di gioco in cui non è successo niente, nulla di rilevante, una partita fino a quel momento noiosa, ecco il lampo firmato Lautaro "El Toro" Martinez. Gasperini cambia uomini e modo di stare in campo, l'Inter accusa il colpo ed ecco il pareggio dell'esordiente Miranchuk. L'allenatore dell'Inter non sembra più avere in mano la squadra, sembra un "mollo" degno del miglior Malesani. #integralismo
Gli altri risultati vedono la vittoria esterna della Roma in casa del Genoa grazie alla tripletta di un Mkhitaryan formato Superman (1-3 risultato finale), la vittoria per 1-0 del Napoli a Bologna con l'incornata di Osimhen, la vittoria del Cagliari per 2-0 alla Sardegna Arena contro la Sampdoria, il colpo esterno dello Spezia contro il Benevento (0-3) e il pareggio fra Milan ed Hellas Verona (2-2 con due autogol e Ibrahimovic che prima fallisce il rigore e poi si fa perdonare pareggiando nei minuti finali). #certezze
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