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I due volti della medaglia Inter

 Non so più chi sei!

Questo post propongo di strutturarlo come un libricino miniaturale. Essendo un post ovviamente non può avere la lunghezza e la densità di un libro vero e proprio, ma sull'Inter va scritto nella maniera più assoluta un libro. Non si può mai star tranquilli, nemmeno per un secondo.

Introduzione

Più che di introduzione, qui si dovrebbe parlare di premessa, ma tant'è, mi piace fare le cose con un certo stile. Non sono sceso dal carro dei vincitori quando si perdeva, non ci salgo quando si vince. Il mister Conte non lo sopportavo prima, non lo sopporto ora. Ma questa squadra ha due facce, sulla scia di dr. Jekyll & mr. Hyde.

Capitolo 1: Inter vs Real Madrid (stadio San Siro, mercoledì 25/11 ore 21)

De Profundis: trovo sia questa la situazione più adatta per descrivere lo stato dei fatti. Ci sarà un motivo per cui sentivo che sarebbe stata una Caporetto! Se uno guarda le partite precedenti e se uno fa mente locale al trend europeo di Conte e se uno riflette sulla sua ottusità tattica, fa due più due ed ecco una sconfitta più ovvia dell'universo infinito e della stupidità delle persone (e della prima cosa non ne sono certo, per citare qualcuno di importante). Poi ci sono quei moralisti da strapazzo che ti rispondono: "l'Inter si merita tifosi migliori"; soggetti del genere mi dan l'idea di essere limitati di intelligenza che seguono le partite stravolti dall'ingenuità. In cuor mio sapevo che sarebbe arrivata una sconfitta perchè un po' capisco di pallone, perciò mi sono risparmiato una bella sofferenza e questo non vuol dire non essere un buon tifoso. In ogni caso, al di là di più o meno evidenti errori arbitrali, la squadra non è mai scesa in campo e Vidal si è fatto espellere con doppia ammonizione per proteste: non ci si aspetta un simile atteggiamento da un giocatore della sua esperienza. Risultato finale: 0-2 (Hazard su rigore, Rodrygo) e tutti a casa. 

Capitolo 2: Sassuolo-Inter (Mapei Stadium, sabato 28/11 ore 15)

Dopo la parttia di mercoledì pare ci sia stato un (sereno) confronto fra calciatori e allenatore: hanno stipulato il patto-Scudetto (!). A Reggio Emilia l'inter ha affrontato la squadra più in forma del campionato e, complice un Chiriches non in splendida forma, ha vinto (e comvinto) per tre reti a zero. Alcune modifiche hanno funzionato: niente trequartista, Barella spostato davanti la difesa e Darmian al posto di Hakimi. L'Inter è tornata ad essere operaia, ha lasciato il territorio in mano agli emiliani (61% di possesso contro il 39%), Skriniar imperioso così come tutto il pacchetto difensivo, arretrato di qualche metro garantendo maggior equilibrio, Boga e Berardi sono stati costantemente raddoppiati e triplicati. Quella di sabato è stata una vittoria che rispecchia il modo di intendere il calcio di Conte: se ci sono i gregari come Gagliardini e Darmian in campionato vai bene, ma in Europa sei carne da macello.

Conclusione: attesa al varco

Non c'è molto da aggiungere. Ribadisco che non è tempo di salire sul carro dei vincitori e una rondine non fa primavera. Il campionato è lungo, ma in Champions l'uscita è alle porte. L'Inter per dimostrare di essere tornata vera Inter ha bisogno di affrontare un certo numero di sfide come BMG, Bologna, Shakhtar, Napoli, Spezia e Verona. Solo alla fine dell'anno capiremo se qualcosa è davvero cambiato. Noi tifosi delusi ti aspettiamo al varco caro Antonio Conte. Dimostra di avere ancora qualcosa da dire, dimostra di essere ancora dalla parte del tuo datore di lavoro.


C. Pitari

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