Uno sguardo sull'Europa
In attesa del termine della decima giornata del campionato di Serie A, si possono avanzare diverse considerazioni, è possibile tirare qualche somma. Fra risultati ancora enormemente in bilico e qualificazioni già assodate, una piccola parentesi la vorrei aprire sulla nascita della terza competizione della UEFA, che vuole dare maggiore spazio alle 55 Federazioni facenti parte dell'organismo stesso: la Conference League. Sarà una competizione avvincente oppure sarà il classico contentino da dare alle squadre meno in vista dei campionati europei? A prima vista, propendo per questa seconda soluzione.
1) Il girone della Juventus è davvero imbarazzante.
Già, non trovo aggettivo migliore. Un girone in cui le prime due sono troppo, ma troppo più forti delle altre due. Ma ne siamo certi? Non molto, perchè Juventus e Barcellona di questo 2020 non sono squadre aggressive come lo sono state nel recente passato, quindi si farebbe meglio a dire che Dinamo Kiev e Ferencvaros sono così scarse, ma così scarse che non supererebbero nemmeno i gironi di Europa League. Forse, e non ci metterei la mano sul fuoco, sarebbero in grado di andare avanti nella futura Conference League. Juventus e Barcellona sono state comunque in grado di qualificarsi dopo la terza giornata di Champions. Ora resta da decidere la prima e la seconda posizione nello scontro diretto del Nou Camp, previsto per Martedì 8/12 alle ore 21.
2) Ma davvero i criteri per le teste di serie devono ancora prevedere la Russia?
Il riferimento non può che essere al gruppo della Lazio, insieme a Borussia Dortmund, Club Brugge e Zenit San Pietroburgo. Possibile che il gruppo dove la testa di serie vede protagonista la squadra campione di Russia debba essere sempre la più ambita perchè il più abbordabile, alla portata di tutti? Il gruppo della Lazio è un gruppo "cuscinetto" dove lo Zenit è stato annichilito da tutti, Club Brugge compreso. Comprendo che magari è una questione di ranking, ma non è forse il caso di rivedere le regole? Lo Zenit ha fatto un solo punto, contro i biancocelesti in Russia, con l'equipo allenato da Inzaghi decimato dal Covid. A meno di uno scatto di orgoglio, lo Zenit è destinato a soccombere contro il Dortmund di Favre, pertanto la Lazio deve solo pensare a se stessa e battere i belgi allo stadio Olimpico, belgi che attualmente sono terzi con sette punti, due in meno della Lazio.
3) Siviglia e Chelsea a braccetto, poi il nulla.
Chiudiamo il cerchio con una terza considerazione, che se vogliamo è abbastanza simila alla prima. Qui la testa di serie nel sorteggio del girone è il Siviglia, vincitrice (ahimè a discapito dell'Inter) della scorsa Europa League, col Chelsea in seconda fascia. Ecco, queste due squadre fanno terra bruciata attorno a loro stesse e hanno archiviato la pratica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, estromettendo Krasnodar e Rennes. La classifica, a 90' dal termine, vede Chelsea primo a 13 punti, Siviglia 10, Krasnodar 4 e Rennes 1. Gli inglesi dovrebbero essere certi della prima posizione: hanno ottenuto una roboante vittoria per 4 a 0 contro gli spagnoli, con tutti e quattro i gol segnati dal francese Olivier Giroud. Lo Stade de Rennais, invece, è certo della estromissione da qualunque competizione europea, causa la sconfitta in trasferta contro il Krasnodar per 0-1. Insomma, un altro girone ridicolo dove le prime due si sbarazzano delle concorrenti; ancora una volta il divario è troppo ampio e non fa che aumentare ogni anno. Sembra chiaro (non smetterò mai di dirlo) che i massimi esponenti della UEFA debbano riflettere su questo andamento e provvedere per qualche modifica futura.
C. Pitari
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